Il 2 novembre è una giornata dedicata ai defunti, quindi una ricorrenza di solito intrisa di tristezza e visite al cimitero…se però vi trovate in Messico dimenticavi quest’atmosfera e gettatevi a capofitto in una delle feste più colorate e curiose che abbiate mai visto: il Dia de los Muertos!
Secondo la tradizione messicana i morti tornano a trovare parenti e amici proprio tra il 1° e il 2 novembre e giustamente le persone si preparano ad accoglierli con fiori, buon cibo, offerte, musica e ricordi in quantità!
A volte allestendo banchetti e omaggi direttamente al cimitero, altre vote preparando prelibatezze, bevande, coperte e un cuscino fuori dalla porta di casa…
Questa pratica celebrativa e festaiola ha origini molto antiche: nell’era precolombiana il concetto di morte era strettamente legato a quello di viaggio e di rinascita, infatti si pensava che a seconda dell’evento che aveva generato la morte si partiva per un altro luogo e dopo 4 anni si aveva la possibilità di ritornare sulla terra.
Da qui i messicani hanno dato vita alla credenza che ogni anno i defunti hanno il permesso di ritornare sulla terra a visitare le persone amate in vita.
Questo rinnovato contatto genera una situazione bizzarra dove la nostalgia e il divertimento vanno di pari passo: coriandoli fluo, altari di calendule e piume, danze, parate in costume, candele, cibo, fotografie e teschi dai colori vivaci (con tanto di rime ed epitaffi annessi) animano le strade e le case.
E ovviamente non mancano le leccornie come il Pan de Muerto – un panino dolce ricoperto di zucchero spesso infornato a forma di teschio o di ossa – o i dolcetti di zucchero colorati anch’essi a forma di teschio e decorati col nome del defunto. persino gli innamorati si fanno promesse d’amore con torte a forma di bara…
Grazie a questa miscela unica dove il gioco si fonde con la paura della morte il Dia de los muertos si è guadagnato il titolo di Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.
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