murales a Milano

La geografia di Milano è sempre più caratterizzata dai graffiti, non perché ne stia aumentando particolarmente il numero ma perché i Murales a Milano stanno sempre più diventando parte del portfolio artistico della città.

Per chi arriva in visita e per chi ci vive, è spesso un piacere poterli ammirare in quelle zone che, senza i loro colori sarebbero più tristi e grigie. Queste opere d’arte all’aperto diventano anche dei mezzi per comunicare l’identità di un quartiere o di un’area, e l’anima di una città che sta vivendo degli anni positivi.

Murales a Milano e musica

Oltre ai murales a Milano, sparsi per la città che andremo a scovare tra qualche riga, qui e là, nei vari quartieri, esistono veri e propri progetti culturali più ampi, pensati per unire l’arte dei graffiti ad altre espressioni artistiche, ad esempio con la musica. Un esempio su tutti è con quella di Enzo Jannacci, un vero e proprio personaggio che ha saputo cantare Milano e i suoi abitanti come pochi altri. Ecco in cosa consiste l’iniziativa che il Consiglio di Zona 4 ha realizzato per rendere omaggio ad Enzo Jannacci: si tratta di un vero e proprio itinerario culturale che ci accompagna in giro per le periferie della città con la colonna sonora delle canzoni più significative del cantante e cabarettista. E’ un modo alternativo di conoscere Milano, molto divertente anche per chi ci vive da anni ma è curioso di vedere le sue diverse facce. Per maggiori informazioni sul tour, vi rimando ad un articolo del magazine di Expedia Explore.

Murales a Milano da non perdere

Noi proseguiamo andando a zonzo per la città alla ricerca delle opere migliori. Non girando a caso ma mirando a quelle che riteniamo più interessanti, non solo da un punto di vista meramente artistico ma anche culturale, in senso maggiormente globale.

Partiamo dal noto quartiere Isola che ospita un omaggio al Piccolo Principe in via Angelo della Pergola 12. Tra le sue vie sono numerosi i graffiti realizzati e in realizzazione, proprio da queste parti c’è anche il progetto EscoAdIsola, che ha portato un po’ di colore nell’utilizzatissimo sottopassaggio che collega la stazione ferroviaria di Porta Garibaldi con le vie dello stesso quartiere. Tra le tante opere che costellano i muri, quella di via Angelo della Pergola salta all’occhio per il soggetto ben noto, Il Piccolo Principe, e per il messaggio che presenta visto che la scena immortalata comprende numerosi elementi del libro che lo vede protagonista tra cui la rosa, i baobab e l’aviatore.

Molto bello anche il murales che raffigura Cappucetto Rosso e il Lupo … che non è cattivo e il murales con i due innamorati rappresentati da Carlo Inglese. Li vedete qui di seguito…

murales isola milano

murales carlo inglese

Se ci spostiamo verso la Darsena, nei pressi della Basilica di San Lorenzo (Corso di Porta Ticinese), possiamo ammirare un’opera d’arte collettiva che illustra la storia di Milano. E’ frutto della collaborazione tra 11 street artist che hanno ritratto alcuni dei volti più famosi legati alla città su richiesta di Don Augusto Casolo. Tra i protagonisti di questo murales a Milano ci sono Leonardo Da Vinci, Napoleone, Giuseppe Verdi e Sant’Ambrogio.

Un murale molto noto a Milano, anche perché legato a recenti episodi di cronaca, è quello di via Benaco 1 che abbellisce la facciata del Madama Hostel & Bistrot. E’ stato realizzato da Marco Burresi (in arte ZED1) e mostra una sarta che cuce i simboli di Milano utilizzando le bandiere dei diversi Stati nel mondo. E’ chiaro che non si tratta di una decorazione ma di una comunicazione molto chiara del desiderio di una Milano sempre più cosmopolita, proprio come il Madama sostiene. La facciata oggi è coperta da alcune affissioni pubblicitarie che finiscono per disturbare la resa del murales.

Anche in un quartiere moderno come CityLife, cuore della contemporaneità milanese, troviamo un murales e non uno qualsiasi ma uno dei più lunghi del mondo. Il riminese Eron lo ha realizzato su un muro di 120 metri chiamandolo W.A.L.L., acronimo di Wall Are Love’s Limits. Un sole brillante è situato al centro dell’opera e giova con le ombre di alcuni alberi, c’è rappresentato anche un filo spinato, composto dai nomi dei cinque continenti. Purtroppo non si tratta di un’opera perenne, tra un paio di anni ne è prevista la rimozione per volere dello stesso autore.

Proseguiamo il nostro tour di murales a Milano dirigendoci verso due murales davvero enormi, situati in via Morosini, nel giardino delle Culture. Si intitolano Love Seeker e Heart Slingshot, sono stati realizzati dall’italiano Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, per abbellire questo giardino un po’ troppo grigio. Sono in bianco, nero e rosso, raffigurano un ragazzo che cerca l’amore in una grande città e una ragazza che lancia il suo cuore con una fionda, verso il mondo intero.

Ora spostiamoci in zona Pasteur, in via Termopili, per una coppia di murales che è impossibile non notare, anche perché situati esattamente tra le due fermate della metropolitana di Pasteur e Rovereto. In uno possiamo riconoscere Superman, nell’altro Antinoo, l’amante dell’imperatore Adriano, sono entrambi raffigurati su uno sfondo coloratissimo e pieno di fiori. Questo murales caleidoscopico è a firma dello street artist cubano Felipe Cardeña.

L’ultima segnalazione che vi inviamo è quella relativa a un murales realizzato in Via Pepe, a due passi dalla Stazione Garibaldi, in zona Isola, per celebrare alcuni dei più grandi giocatori della F.C. Internazionale e chiamato #Interwall. Mal disposto verso l’opera d’arte, qualche “tifoso” milanista ha pensato bene di “bersagliare il murales” con lanci di vernice rossa e l’autore invece che rimuovere le macchie ha trovato l’idea geniale di aggiungere la scritta: “IL RISPETTO NON HA COLORI”. … e così nessuno ha infierito oltre!

murales Inter Milano