Ho letto un articolo molto carino di recente sulla nuova forma di beat generation, diciamo un’evoluzione dello stile “on the road” anni 60 declinato in era web!
Bè si sa le cose cambiano, un certo spirito sovversivo si è perso ma in compenso la facilità di comunicare le proprie esperienze grazie alla rete è aumentata esponenzialmente…ed ecco spuntare fior di blog al posto di quadernetti zeppi di appunti e immagini.
Arrivo al dunque: la famosa modalità di viaggiare “coast to coast” è tornata in auge grazie all’iniziativa di una compagnia aerea – la BlueJet – che ha emesso uno speciale biglietto che copre viaggi illimitati per un intero mese al costo di 599$. Questa formula ha portato un incremento del 700% dei passeggeri.
Qualche esempio del successo riscontrato?
Brendan Ross è un tizio che viaggia grazie alla BlueJet solo attraverso gli aereoporti…e infatti il suo nickname è Terminal man: ha un blog su wired.com.
Fonte foto: wired.com
Oppure c’è chi visita ciascuna città per un tempo massimo di 12 ore cercando di coglierne gli aspetti più significativi: si tratta di Clark dever e Joe Dinardo autori del blog 24hoursinacity .
L’ultimo sito nato intorno all’esperimento della blue jet è invece 30daysflight.com di Dustin Curtis dove sono raccolte davvero tante tante esperienze…
Vi ho fatto sentire un po’ Jack kerouac?