Al posto dei vecchi formulari, c’è ESTA per viaggi negli Stati Uniti, che rende tutto più comodo e molto di più che 2.0- Possiamo scordarci quindi quei fogli da compilare che ci venivano distribuiti a bordo in aereo o in nave per conquistare il permesso di soggiorno temporaneo negli USA.
ESTA, che sta per Electronic System for Travel Authorization, dal 2008 è quello che serve per visitare gli Stati Uniti per turismo o per brevi periodi lavoro, lo ha introdotto il 7 novembre di quel anno il Department of Homeland Security (DHS) degli USA.
ESTA: di cosa si tratta
ESTA è un procedimento elettronico per viaggi negli Stati Uniti che le istituzioni statunitensi hanno introdotto con lo scopo di garantire alle proprie forze di sicurezza, che a superare la frontiera, il Border Control, e accedere al suolo statunitense, siano solo e soltanto i viaggiatori che provengono da paesi membri del Progetto Visa Waiver. L’Italia lo è, ad esempio, come molti altri, per cui chi arriva dalla nostra penisola risponde alle norme di sicurezza degli Stati Uniti e può metterci piede per una vacanza. Per una vacanza, sì, perché l’ESTA per viaggi negli Stati Uniti non è destinato a chi invece vuole andarci a vivere per un tempo illimitato, ad esempio.
Il bello dell’ESTA per viaggi negli Stati Uniti è che ci evita di chiedere il visto turistico che implica anche controlli di sicurezza molto più severi. Per ottenere l’ESTA serve comunque presentare una domanda di autorizzazione del viaggio che deve essere approvata dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli USA, è meglio quindi muoversi in tempo, almeno 72 ore prima della partenza per gli Stati Uniti.
ESTA: quando serve
L’ESTA per viaggi negli Stati Uniti serve quando si ha la cittadinanza di uno dei paesi aderenti al programma ESTA-Waiver Visa Program, altrimenti è cosa che non ci riguarda. Oltre all’Italia, troviamo oggi nell’elenco Australia, Austria, Belgio, Brunei, Cile, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lichtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, Norvegia, Paesi Bassi, Principato di Monaco, Portogallo, Repubblica Ceca, San Marino, Svezia, Svizzera, Singapore, Slovacchia, Spagna, Ungheria.
Serve questo permessi quando non si è in possesso di un “visto per non immigranti” statunitense e si ha intenzione di soggiornare per massimo 90 giorni per motivi lavorativi e o turistici. Quando si fa la richiesta per l’ESTA, si può procedere sia per una singola persona sia per un gruppo.
ESTA: chi può offrire supporto
Ci sono numerose informazioni che è utile sapere quando si ha intenzione di chiedere il permesso ESTA per viaggi negli Stati Uniti. Ad esempio che resta valido per i 2 anni seguenti, dalla data di emissione, sempre che non scada nel frattempo il passaporto. In questo periodo di validità, si può viaggiare più volte verso gli USA o transitarvi, visto che l’ESTA è necessario anche se si passa per poche ore dal suolo statunitense, magari per uno scalo aereo.
Importante chiarire anche che se abbiamo in mano questo permesso non dobbiamo dare per scontato di poter accedere automaticamente nel Paese, l’ultima parola è quella della Polizia di frontiera. E’ chiaro che, nonostante sia più agile e moderno dei formulari di un tempo, l’ESTA può nascondere delle involontarie “trappole” che, se non conosciamo bene l’iter, possono farci tardare il viaggio o addirittura compromettere una vacanza tanto sognata. Meglio chiedere una mano a chi, come Esta-Usa-Visto.it, offre servizi per il permesso del permesso di viaggio ESTA.
Se volete fare tutto in fretta e senza problemi potete utilizzare il Servizio ESTA USA con cui si riesce a ricevere il permesso di viaggio ESTA controllato e verificato da un team di supporto italiano e usufruire di una serie di servizi come quello di “recupero” in caso di perdita. Senza costi aggiuntivi, se smarriamo infatti il nostro numero di registrazione ESTA, sarà possibile nel corso di 2 anni, ricercarlo nell’archivio del sito, gratuitamente.
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