Parco nazionale del Gargano: cosa vedere

Il Parco Nazionale del Gargano è una delle aree protette più estese di Italia: si estende per circa 118.144 ettari e comprende diciotto comuni distribuiti in provincia di Foggia: le Isole Tremiti, Mattinata, Peschici, Rodi Garganico, Manfredonia, Vieste, Ischitella, Vico del Gargano, Lesina, San Nicandro Garganico, Cagnano Varano, Apricena, Carpino, Monte Sant’Angelo, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Serracapriola.

Il cuore del Parco Nazionale del Gargano è costituito dalla Foresta Umbra, che è caratterizzata da una vegetazione molto rigogliosa, molto probabilmente la più ricca dell’Italia Meridionale.

Cosa vedere nel Parco Nazionale del Gargano

Innanzitutto, la peculiarità del Parco del Gargano è quella di avere al suo interno tutto cio che una vacanza richiede : mare, natura, montagna, cultura, storia, folklore ed enogastronomia.

Tra le prime motivazioni per le quali io vi consiglierei di visitare il Parco Nazionale del Gargano c’è sicuramente la bellezza e l’unicità del paesaggio e della flora.
Nel parco, infatti, si ritrovano habitat unici nel loro genere: dalle fitte ed estese foreste alla macchia mediterranea, dai grandi altopiani carsici alle ripide falesie sul mare, con grotte e valli boscose che scendono verso il mare, lagune costiere, colline e pianure steppose, come per esempio le pianure di Federico II.

Grazie al clima particolare e ai venti settentrionali che si caricano di umidità, sul promontorio del Gargano cadono circa 1300 mm di acqua sotto forma di pioggia e questo ha consentito e consente lo sviluppo di particolari microclimi tali per cui in questo terrotirio riescono a vivere vegetali che non potrebbero sopravvivere in altre zone di Italia e del mondo. La flora, quindi, è molto varia e particolare: vivono nel parco almeno 2.200 specie botaniche differenti. Tra queste, per esempio, troviamo: faggete all’interno e sul versante nord, pinete di Pino d’Aleppo lungo le coste, querceti in cui sono molto caratteristici i cerri e i lecci, una estesa macchia mediterranea e boschi misti riccgi di castagni, frassini, olmi, aceri, querce e così via.

Il sottobosco del Parco Nazionale del Gargano è popolato da numerose essenze vegetali, come rovi, felci, rose canine, ciclamini e funghi; sui pendii esposti al sole, invece, crescono i perastri, i melastri, i biancospini circondati da cespugli di ginepro, lentisco, timo e fichi d’India e il carrubo.

Alcune faggete garganiche sono ubicate a quote più basse rispetto alla generalità delle faggete peninsulari. Questo fenomeno è dovuto alle favorevoli condizioni microclimatiche che si verificano nel periodo di attività vegetativa della pianta. Spesso formano boschi misti o a volte si compenetrano con altre formazioni boschive (prevalentemente cerrete) con le quali vengono a contatto.
Tra le specie arboree che si trovano nella faggeta ricordiamo il carpino, il carpino nero o carpinello, l’orniello, l’acero campestre, l’acero montano e l’acero napoletano, gli olmi e i tigli.

Il pino d’Aleppo, Pinus halepensis, vegeta dal livello del mare fino a 680 metri sopra il livello del mare ed è localizzato su pendii calcarei estesi soprattutto nella zona orientale del Promontorio, in zone a clima mediterraneo, con piogge concentrate nel periodo autunno-invernale ed un marcato e persistente periodo di aridità estiva (da metà maggio a metà settembre).
Le pinete garganiche costituiscono il nucleo di origine naturale più esteso presente in Italia.
Un tempo queste pinete rivestivano un importante ruolo produttivo, oltre che per il legno, anche per l’estrazione della resina e dei tannini dalla corteccia che venivano utilizzati per tingere le reti.
L’ambiente della pineta a pino d’Aleppo si estende per oltre 6000 e la sua flora, simile a quella della macchia, è costituita principalmente da arbusti sempreverdi come mirto, lentisco, ginepri e cisti.

Grandi boschi di faggi, lecci, cerri, farnetti, olmi, frassini sono, invece, distribuiti nelle zone più interne del Parco Nazionale del Gargano, come per esempio nelle foreste di Ischitella, Manatecco, Ginestra, Sfilzi, Bosco Quarto e Umereta delle Ripe.

Fare trekking o lunghe passeggiate attraversando questi territori sarà sicuramente una esperienza magnifica, in cui vi troverete a contatto con una natura rigogliosissima e unica!

Per quanto riguarda il soggiorno il Gargano è ricco di strutture ricettive e non avrete che l’imbarazzo della scelta. Tra le opportunità più interessanti potrete scegliere uno degli agriturismi che vi permetteranno di coniugare la bellezza del territorio, un’ospitalità calorosa e i piaceri della tavola. Tra le proposte più interessanti quella dell’agriturismo Le Chiancate, situato nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, recensito nell’articolo pubblicato da nonsoloturisti.it.