Tra mare e foresta, per la precisione a 6 chilometri dal mare e a poco più di 10 dalla Foresta Umbra, si trova un bel borgo, Vico del Gargano, abbracciato dal territorio protetto del Parco Nazionale del Gargano. Non è un bel borgo qualsiasi ma è uno dei Borghi più Belli d’Italia, ufficialmente.
Fino al 1862 era chiamato solo Vico, oggi si chiama Vico del Gargano per non essere confuso con altri Vico, ed è un comune italiano di oltre 7 mila abitanti situato nella provincia di Foggia. Siamo in Puglia. Bando ai nomi ufficiali, passiamo ai soprannomi che meglio rendono l’idea. Questa cittadina è chiamata anche il “paese dell’amore” e andremo a vedere quali sono le ragioni di questo appellativo. Oltre ad essere uno de “I Borghi più belli d’Italia” fa anche parte della rete delle “Città sane”. Ha anche due frazioni – San Menaio e Calenella – che risultano essere delle rinomate località balneari.
Vico del Gargano: dove si trova
Siamo in provincia di Foggia, in Puglia, nel cuore del Parco nazionale del Gargano che comprende nel suo territorio la maggior parte della Foresta Umbra. Non è l’unico comune del Parco, come territorio ne occupa circa 100 chilometri quadrati o poco più, situati nella parte nord-orientale del Promontorio del Gargano. Si tratta di un territorio non estremamente esteso ma molto vario, anche perché presenta un’escursione altimetrica accentuata: si passa da 0 a 782 metri s.l.m.) e si trovano sia le alture submontane della Foresta Umbra sia le spiagge delle due frazioni del paese, San Menaio e Calenella.
Vicino al mare, proprio lungo la costa, troviamo le foreste di pini d’aleppo (Pineta Marzini) ma anche delle distese di ulivi secolari e alberi di agrumi che sembrano volersi tuffare nel mare dai terrazzamenti che li ospitano. In questa zona la geologia è carsica e ci sono numerose e interessanti grotte anche marine. Se ci spostiamo verso l’interno, sempre restando a Vico, possiamo invece addentrarci in qualche bosco di faggi e di abeti.
Vico del Gargano: cosa vedere
C’è tanta natura da ammirare a Vico del Gargano ma c’è anche un bel centro del paese, dominato dal castello e dalla grande cupola della Collegiata dell’Assunta. Si tratta del Rione Civita, tutto costituito da pietra, pietra che prende la forma di comignoli, portali intagliati, scalinate scavate nella roccia, trappeti ipogei, archetti e capitelli.
Il centro di Vico è un intrico di strade antiche che conservano il fascino tempo, passeggiando si respira un’aria medievali soprattutto nei quartieri di Terra e Casale. Ci sono anche dei palazzi veri a propri a cui prestare particolare attenzione come il Palazzo della Bella, e poi ci sono vicoli che spiegano come mai Vico è detto paese dell’amore. Se siete di passaggio con il vostro compagno non scordate di imboccare il Vicolo del Bacio.
Se ci allontaniamo dal centro di Vico possiamo trovare un importante sito archeologico che merita una visita. Si tratta di una necropoli, posta sull’altura del Monte Tabor, da cui ammirare anche l’incantevole panorama che ci regala la Foresta Umbra: abeti, querce, faggi, tassi e corbezzoli. Dal paese si possono anche fare dei percorsi attrezzati del trekking, nella natura, oppure approfittare dei maneggi per farli a cavallo, verso l’interno o verso il litorale.
Vico del Gargano: Trappeto Maratea
Non abbiamo ancora parlato di musei ma Vico del Gargano ne ha uno molto particolare, da andare a cercare all’ingresso del borgo medievale. E’ il principale museo cittadino, è stato allestito all’interno dell’antico frantoio, appartenuto alle nobili famiglie di Vico, alle spalle del castello federiciano. In questo museo, chiamato Trappeto Maratea, possiamo ripercorre la trafila della produzione dell’olio d’oliva, osservando le antiche macine, le presse in legno e i torchi ricavati nella roccia. C’è perfino una immensa collezione che di oltre 150 utensili e attrezzi, tutti necessari alla produzione dell’olio anche se è difficile spesso capire la loro funzione. Si può provare ad immaginarla per poi scoprirlo dalla didascalia.
Nello stesso museo si può anche osservare le sembianze della cucina monacesca, una sorta di focolaio domestico con i tanti oggetti della vita quotidiana di un tempo, nei corridoi e nelle sale ci sono anche gli antichi calessi, gli strumenti per la caseificazione e gli affascinanti abiti d’epoca, per donne ricche e meno ricche. Curiose sono poi le sezioni sulla pastorizia e la cerealicoltura. Se si visita il museo durante l’estate è molto probabile incappare in una delle frequenti degustazioni di olio extravergine d’oliva o di frutti del Gargano, come gli ottimi agrumi o le pere.
Vico del Gargano. Monte Pucci
Ne abbiamo accennato prima: a Vico del Gargano c’è una interessante necropoli da visitare, non lontano dal centro, su un piccolo promontorio tra San Menaio e Peschici. Siamo sempre nel territorio di Vico del Gargano e camminando possiamo trovare circa 27 ipogei paleocristiani dell’insediamento rupestre di Monte Pucci.
Sono resti databili tra il IV e il VII secolo dopo Cristo, riguardano oltre ottocento sepolture, scavate sotto il pavimento, a varie altezze nelle pareti, o elevate, su ripiani. Questa vera e propria necropoli si trova ai piedi della torre cinquecentesca costruita dagli spagnoli per avvistare in tempo le navi saracene e poi utilizzata come torre d’avvistamento, per la dogana e il pagamento dei dazi.
Vico del Gargano: eventi
Se viene detto il paese degli innamorati, Vico del Gargano non può non festeggiare il San Valentino e infatti lo fa. Questo santo è il patrono del paese ed in suo onore si organizza ogni anno una processione che porta lungo le vie di Vico il simulacro inghirlandato da arance e fiori d’arancio. Sì perché Valentino è protettore anche degli agrumeti, oltre che degli innamorati.
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