La Vallonia è una delle 3 regioni che compongono il Belgio (la altre due sono la regione della città di Bruxelles e la regione delle Fiandre) e che comprende 5 province: Brabante Vallone, Hainaut, Liegi, Lussemburgo e Namur.

La Vallonia è facilmente raggiungibile con i voli diretti giornalieri di Brussels Airline con arrivo a Bruxelles disponibili dai principali aeroporti d’Italia (da Milano con tariffe a partire da 69 Euro tasse incluse).

Brussels Airline include inoltre nel prezzo del biglietto 23 Kg di bagaglio in stiva oltre a 6 Kg per il bagaglio a mano.

La prima destinazione della Vallonia che vi consigliamo di visitare è la città di Liegi, distante circa 1 ora di auto da Bruxelles e raggiungibile anche in treno con una linea ad alta velocità. Se opterete per questo secondo mezzo di trasporto arriverete direttamente nella spettacolare stazione di Liège-Guillemin, opera del famoso architetto Santiago Calatrava, inaugurata nel 2009.

Stazione di Liegi progettata da Santiago Calatrava

La stazione di Liège-Guillemin è coperta da una monumentale volta in vetro e acciaio lunga ben 145 metri, in grado di illuminare con la luce esterna il 90% della superficie interna senza ricorrere all’illuminazione artificiale negli orari diurni, contribuendo così a un notevole risparmio energetico.

L’architetto Calatrava ha definito questa sua grande opera “Un atto di fede verso il futuro”.

Tra le mete irrinunciabili nel corso di un weekend a Liegi rientra sicuramente la Cattedrale gotica di Saint-Paul, collegiale fondata nel 966 e diventata cattedrale nel 1802, in sostituzione di Notre-Dame-et-Saint-Lambert distrutta durante la Rivoluzione.

All’interno è possibile visitare il tesoro della cattedrale e apprezzare il Cristo Morto di Del Cour e le splendide vetrate del XVI secolo sopravvissute ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Notevoli anche le volte.

Se siete di Milano o frequentatori dell’opera, resterete sorpresi davanti all’Opéra royal de Wallonie, il teatro reale costruito tra il 1818 e 1822 fortemente ispirato alla facciata del Teatro alla Scala di Milano.

Un piccolo suggerimento all’amministrazione comunale di Liegi è però di vietare la sosta alle auto di fronte al teatro per non rovinare la bella vista.

Tra gli altri luoghi di Liegi che vi consigliamo di visitare citiamo la Collegiale di Saint-Bartélemy, rivisitata in stile barocco nel XVIII secolo, Place du Marchè, la piazza principale della città fin dalla sua nascita e la montagna di Bueren, raggiungibile con una scalinata di 374 gradini e da cui si gode una splendida vista sulla città. Soprattutto nella stagione più calda è sicuramente piacevole un giro in battello lungo il fiume Mosa che attraversa la città.

A pochi chilometri da Liegi è situata la miniera di Blegny, dal 1 luglio 2012 inserita nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Lo sfruttamento del carbone fossile a Blegny inizia fin dal XVI secolo, sotto l’impulso dei monaci dell’Abbazia di Val-Dieu, proprietari dei giacimenti carboniferi.

L’estrazione su scala industriale inizia nel 1779 e cresce rapidamente tanto da raggiungere le 84.000 tonnellate di carbone/anno nel 1931.

Le condizioni in cui lavoravano i minatori erano estremamente difficili e la visita turistica della miniera ancora oggi riesce a trasmettere grandi emozioni.

Le gallerie sotterranee a cui oggi si accede durante la visita guidata sono situate a -30 e -60 metri. L’accesso avviene attraverso un montacarichi capace di trasportare (completamente al buio!) gruppi di circa 10 persone.

Durante la visita è sempre obbligatorio indossare un casco e una giacca per proteggersi dalla polvere del carbone, oggi poco rilevante ma ai tempi in cui la miniera era attiva, capace di annerire completamente in poche ore viso e corpo dei minatori.

Dalla polvere del carbone arrivavano anche le principali insidie del lavoro: malattie come la Silicosi e l’Antracosi che nel tempo potevano avere effetti mortali.

Altro rischio professionale era quello di sordità a seguito della prolungata esposizione al continuo e intenso rumore generato dai martelli pneumatici e dai carrelli in movimento. Durante la visita l’azionamento di un singolo martello pneumatico rende perfettamente l’idea del rumore infernale a cui erano sottoposti quotidianamente i minatori.

Spostandosi nella provincia del Lussemburgo belga merita sicuramente una visita Durbuy, situata nella verde foresta delle Ardenne e conosciuta come “la più piccola città del mondo” in quanto promossa città nel 1331, benché i suoi edifici del XVII secolo e le sue caratteristiche stradine medievali ricoprono una superficie decisamente contenuta, tanto da essere comprese in una singola foto scattata dalla soprastante collina.

Durbuy è piccola ma i luoghi da visitare sono tanti! Dopo aver ammirato il castello dell’XI secolo, oggi proprietà privata dei Conti d’Ursel e la chiesa gotica di San Nicola, merita una visita il parco Topiario, costituito da vere e proprie sculture di … siepi (!) abilmente potate da Albert Nevez.

Le siepi, costituite da cespugli di bosso, tasso e agrifoglio sono oltre 250, distribuite lungo una superficie di 10.000 metri quadrati.

… e con un saluto da parte di una “siepe” :-) si conclude la nostra prima visita in Vallonia, ben consapevoli che di luoghi da vedere e raccontare ce ne sarebbero tanti altri!