E’ ormai chiaro che il coronavirus andrà ad impattare anche su

E’ ormai chiaro che il coronavirus andrà ad impattare anche sulle nostre estati che saranno estati diverse, estati in cui a ciascuno di noi viene richiesto di essere creativo, di cambiare programma e non rinunciare e divertirsi e rilassarsi ma di farlo rispettando le regole, regole ancora non definite ma che segneranno i limiti in cui dovremo stare. In questo scenario di incertezze in continua evoluzione, gli amanti delle camminate ad alta quota si stanno chiedendo come andare in montagna ai tempi del Coronavirus.

 

 

Come andare in montagna ai tempi del Coronavirus: scenari possibili

Che panorama si vede dalla cima? Da quelle italiane non si gode di un gran bel panorama, metaforicamente parlando, perché il turismo va a perdere tutto il contributo degli stranieri che erano trainanti in un contesto in cui la quota domestica era in continuo in calo da anni, a causa della crisi economica.

Grazie ad uno studio di Cerved possiamo andare a immaginare cosa avverrà. Si ragiona per ipotesi, sia chiaro, ma piuttosto che brancolare nel buio oppure pensare al peggio, meglio attaccarsi a dei numeri e a delle previsioni autorevoli. Due sono i possibili scenari: uno “neutro” composto da un maggio di emergenza seguito da due mesi di assestamento, e uno “pessimistico” con uno stato di emergenza fino a dicembre seguito da almeno altri sei mesi di recupero. L’estate ce la giochiamo comunque, dovremo fare i conti con le limitazioni e chi lavora nel settore del turismo si prepara a perdite che possono andare dal 30 fino al 70%, nel meno roseo degli scenari.

Come andare in montagna ai tempi del Coronavirus: punti chiave

Andiamo assieme a vedere come andare in montagna ai tempi del Coronavirus. In che perimetro possiamo muoverci. Ci sono buone notizie per chi ama passeggiare da solo o con pochi amici, per chi ama stare all’aperto e non fa le passeggiate per arrivare ad un rifugio e mangiare una fetta di torta, bensì per raggiungere la cima e semmai immortalare il panorama a 360 gradi. Ecco alcuni punti chiave di cui tenere conto per progettare una gita o una intera vacanza in montagna.

  • La questione sanitaria divide l’Italia in zone e ce ne sono alcune che non è detto si riprendano alla stessa velocità altre. Ad oggi Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna sono pe più colpite.
  • Si faranno viaggi prevalentemente in Italia e di breve-medio raggio o nei dintorni della nostra zona di residenza.
  • Si punterà soprattutto sulle mete poco affollate, sulle città minori, sulla voglia di scoprire quella parte di Italia che anche e soprattutto noi italiani abbiamo spesso snobbato. Montagna compresa.
  • I viaggi saranno soprattutto individuali, in coppia o in famiglia. Quelli di gruppo inizialmente saranno sconsigliati.
  • Si prenoterà soprattutto on line, si cercheranno on line le mete, si programmerà il viaggio via web. Si navigherà tanto anche per andare in montagna.
  • Saranno privilegiate le mete semplici e i luoghi con prezzi ragionevoli, come di solito è anche la montagna. L’Italia paga l’emergenza coronavirus e tutti noi probabilmente cercheremo di fare delle belle vacanze ma senza spendere troppo.

Come andare in montagna ai tempi del Coronavirus: rifugi

Si cammina e si suda per arrivare alla cima ma non si disdegna mai una sosta in un bel rifugio, sia per bere e mangiare sia anche per una sosta panoramica. I rifugi sono senza dubbio un elemento importante per chi ama questo tipo di vacanze e ad oggi c’è ancora una forte incertezza attorno alla loro apertura. Il Club Alpino Italiano ha annunciato di star facendo il possibile perché quest’estate i rifugi possano riaprire.

Da un lato c’è un lavoro di dialogo con il governo e con chi andrà a stabilire le regole del rientro alla normalità, estivo si spera, ma dall’altro c’è anche bisogno di mettere a disposizione delle varie Sezioni sparse per tutta Italia e dei rifugisti tutte la risorse disponibili per poter contribuire alla riapertura delle strutture. Insomma, chi di dovere, chi potrà fare qualcosa, è allertato e pronto a fare il possibile, ma finché non escono le regole per la fase 2 e finché non si conoscono le date di questo nuovo capitolo dell’emergenza, si ragiona solo su delle ipotesi.

come andare in montagna ai tempi del coronavirus

Come andare in montagna ai tempi del Coronavirus: consigli

Cosa fare nel frattempo, invece di cullarsi nel dubbio e restare sballottati tra le tante ipotesi. Una cosa utile potrebbe essere quella di cercare delle mete che possano il più possibile rispondere in modo corretto ai punti chiave che abbiamo sopra individuato. Una meta vicina, non troppo affollata, una meta da raggiungere senza volare e meglio se con mezzi propri. Una meta non troppo costosa e in cui possiamo andare da soli oppure in compagnia di un amico e in cui, eventualmente possiamo fare a meno dei rifugi.

Siamo fortunati che in Italia non mancano cime da scalare e ovunque si abiti, non bisogna fare più di due ore di macchina per arrivarci. Il nostro paese sottile e vario, in questa strana estate, ci permette di avere sia mare che montagna a portata di mano,n sarà cosi in tanti altri Paesi del continente. E’ importante rendersene conto per rimboccarsi le maniche e navigare nel web senza pensare ad un ripiego ma all’occasione per scoprire mete vicine ed entusiasmanti comunque.