Il Patrimonio Unesco italiano è il più vasto e sicuramente uno tra i più significativi. Nonostante le incurie l’Italia mantiene salda la sua prima posizione nella classifica dei paesi con il maggior numero di patrimoni preservati.
Attualmente sono ben 50 i beni che possono fregiarsi di essere parte del Patrimonio Unesco dell’Umanità. Seguono Cina e Spagna con, rispettivamente, 47 e 44 siti inseriti nell’ambita lista del Patrimonio Unesco dell’Umanità
L’Italia dunque, almeno in questo, risulta essere la prima della classe. La lista del Patrimonio Unesco dell’Umanità viene aggiornata annualmente e quest’anno le new entry sono i paesaggi vitivinicoli delle Langhe, del Roero e del Monferrato, nel Basso Piemonte.
Quest’anno la 38a sessione del Comitato del World Heritage, tenutasi a Doha (Qatar) ha aggiunto al Patrimonio Unesco sette siti facendo arrivare la lista a ben 1001 siti tutelati! Oltre ai nostri vitigni, hanno ottenuto un posto nell’ambitissima lista anche le Grotte di Maresha e Bet Guvrin (Israele), il delta dell’Okavango (Botswana), le grotte di Chauvet-Pont d’arc nell’Ardeche (in Francia), Bursa e Cumalıkızık (Turchia), Pergamo (Turchia) e i Terrapieni monumentali di Poverty Point (Stati Uniti d’America).
Solo un anno fa il Patrimonio Mondiale dell’Unesco in Italia si era ampliato grazie all’inclusione dell’Etna ritenuto uno dei vulcani “più emblematici e attivi del mondo”. Quest’anno invece il Comitato del World Heritage di Doha ha premiato il Piemonte per i paesaggi vitivinicoli delle Langhe, del Roero e del Monferrato, che in qualche modo rappresentano alcune delle peculiarità più importanti dell’Italia. I vigneti sono stati classificati come patrimoni culturali, e non meramente paesaggistici, sottolineando così l’importanza delle conoscenze tecniche, delle sensibilità sociali e della storia del luogo.Si tratta infatti di viti coltivate già dal 5 ° secolo aC, quando l’attuale Piemonte era terra di frontiera e di scambi tra Etruschi e Celti.
La Commissione che ogni anno decide chi far entrare nell’olimpo dei siti protetti dall’Unesco si basa su dieci criteri fondamentali (ne basta anche solo uno per entrare in lista)che sono:
– rappresentare un capolavoro del genio creativo umano;
– mostrare un’importante ruolo nell’interscambio dei valori umani, in un arco di tempo o in un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura o della tecnologia, delle arti monumentali, urbanistiche o di progettazione del paesaggio;
– essere direttamente o tangibilmente associato ad eventi o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche e letterarie di valore universale (un criterio usato preferibilmente dal comitato se combinato con altri criteri);
– portare una testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa;
– essere un esempio eccezionale di una tipologia di costruzione, ensemble architettonico o tecnologico o paesaggistico che illustri uno o più stadi significativi nella storia umana,
– essere un esempio eccezionale di insediamento umano tradizionale, uso del suolo o del mare che sia rappresentativo di una cultura (o culture) o dell’interazione umana con l’ambiente specialmente quando è diventato vulnerabile sotto l’impatto di cambiamenti irreversibili;
– ospitare fenomeni naturali superlativi o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica;
– essere un esempio eccezionale delle principali tappe della storia della terra, comprese testimonianze della vita, processi geologici in corso significativi per lo sviluppo morfologico o per caratteristiche geomorfologiche o fisiografiche della terra;
– ospitare gli habitat naturali più importanti e significativi per la conservazione in siti delle diversità biologiche, comprese quelle contenenti specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.
– rappresentare un esempio eccezionale su processi ecologici e biologici significativi per l’evoluzione e lo sviluppo degli ecosistemi terrestri, di acqua dolce, degli ecosistemi costieri e marini e delle comunità di piante e animali;
Ecco qui la lista completa del Patrimonio Unesco in Italia:
(se siete curiosi di scoprire i nostri Patrimoni dell’Umanità cliccate sui link per aprire le nostre bellissime gallery fotografiche!)
Incisioni rupestri in Valcamonica
Chiesa e convento domenicano di Santa Maria delle Grazie con “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci
Centro storico di Roma, le proprietà della Santa Sede in città e San Paolo Fuori le Mura
Centro Storico di Firenze
Piazza del Duomo, Pisa
Venezia e la sua laguna
Centro Storico di San Gimignano
I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera
Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto
Crespi d’Adda
Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po
Centro Storico di Napoli
Centro storico di Siena
Castel del Monte
Monumenti paleocristiani di Ravenna
Centro storico della città di Pienza
I Trulli di Alberobello
Palazzo Reale di Caserta con il Parco, l’Acquedotto della Vanvitelli e il Complesso di San Leucio
Area archeologica di Agrigento
Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
Orto Botanico di Padova
Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande a Modena
Costiera Amalfitana
Portovenere, le Cinque Terre e le Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)
Residenze della Casa Reale di Savoia
Su Nuraxi di Barumini
Villa Romana del Casale
Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia
Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula
Centro storico di Urbino (leggete anche il post Cosa vedere ad Urbino in un weekend!)
Villa Adriana (Tivoli)
Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani
Città di Verona
Isole Eolie
Villa d’Este, Tivoli
Città tardo-barocche del Val di Noto (Sicilia sud-orientale)
Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia
Monte San Giorgio
Necropoli etrusca di Cerveteri e Tarquinia
Val d’Orcia
Siracusa e la Necropoli di Pantalica
Genova: Le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli
Mantova e Sabbioneta
Ferrovia retica nel paesaggio Albula/Bernina
Le Dolomiti
Longobardi in Italia. Luoghi del potere (Cividale del Friuli, Castelseprio, Brescia, Spoleto, Campello sul Clitunno, Benevento e Monte Sant’Angelo)
Palafitte preistoriche nella zona alpina
Ville e giardini de’ Medici in Toscana
Etna
Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato.