Etroubles

Si chiama Étroble in patois valdostano, è stato chiamato Etroble durante il fascismo dal 1939 al 1946, oggi si chiama Étroubles. Stiamo parlando di un comune italiano della Valle del Gran San Bernardo, una vallata laterale della Valle d’Aosta. Siamo al confine con la Svizzera e stiamo respirando aria buona, siamo pronti per fare una passeggiata esplorativa ad alta quota immergendoci nella natura in un clima piuttosto fresco. Prima soddisfiamo una curiosità sul nome di questo paesino. Il toponimo Etroubles deriva dal dialetto valdostano Étrobbla, che indica la stoppia, la paglia alla radice di cereali quali il frumento, l’avena o l’orzo.

Étroubles: dove si trova

Questo piccolo borgo montano si trova nella Regione della Val D’Aosta, per la precisione a metà della strada che dal capoluogo di Aosta conduce al Colle del Gran San Bernardo, a 16 km dal capoluogo regionale e dal confine svizzero. Chi arriva dal traforo del Gran San Bernardo deve percorrere solo 5 km per raggiungere il paese.

Étroubles: clima

Come si può facilmente immaginare da queste parti non regna un clima torbido, anzi! Ecco perché Étroubles è una meta perfetta per chi in estate ama fare delle vacanze fresche e può rinunciare ai tuffi se vengono compensati con delle belle passeggiate nella natura. Dei tuffi nel verde invece che nel blu. In questa area dell’Italia regna un clima freddo e temperato, con una media di 6.2 °C ed una piovosità media annuale di 1119 mm.

Il mese in cui piove meno storicamente è il mese di Marzo ma le temperature non sempre sono adatte a chi vuole passeggiare senza un golf addosso, luglio invece è decisamente il mese più caldo, si raggiungono temperature medie di circa 15.5 °C, un “caldo” per modo di dire, da contestualizzare. Se si arriva a Étroubles a Gennaio, una cosa è certa: si soffre il freddo se non si è abbastanza attrezzati: non fatevi cogliere di sorpresa, perché in questo mese il termometro segna una media di -2.7 °C.

Etroubles

Étroubles: cosa vedere

Immerso nel paesaggio montano che caratterizza tutto il territorio della regione, Étroubles ha anche degli edifici da mostrare ai turisti che vi arrivano per trascorrere delle giornate ad alta quota, tra passeggiate, panorami e momenti di relax.

Tra le architetture religiose va citata per prima la chiesa parrocchiale risalente al 1815 e situata sul promontorio de La Tour su cui un tempo sorgeva l’antica torre di Etroubles, andata distrutta. Curioso ed interessante che proprio le pietre della torre, appartenuta alla famiglia “de La Tour“, siano state utilizzate per innalzare la chiesa stessa. Tra le architetture militari troviamo una torre, stavolta non distrutta dal tempo, e detta Tour de la Vachère. E’ stata costruita nel XII secolo su fondamenta romane ed è situata nella frazione di Vachéry. Diamo una occhiata anche alle altre interessanti architetture che possiamo definire civili poiché non hanno nulla né di sacro né di militare. A Étroubles troviamo, salendo per Vachéry, la prima latteria turnaria della Valle d’Aosta, risalente al 1853.

Raggiungendo Eternod si può inoltre incontrare l’ultimo degli antichi forni usati un tempo per la tradizionale cottura del pane nero e che, solo per occasioni speciali, viene utilizzato ancora dagli abitati del borgo.

Étroubles: museo a cielo aperto

In questo piccolo borgo montano non si pretende di avere un grande museo, ce ne sono di piccoli e poi ce ne è uno immenso perché a cielo aperto. E’ infatti dal 20 maggio 2005 che il Borgo di Etroubles ospita un museo a “cielo aperto” con opere di artisti di fama internazionale. L’iniziativa è partita grazie a un progetto finanziato dalla Comunità europea e fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, per rilanciare l’economia del borgo dopo lo smantellamento dello skilift.

A guidare il visitatore lungo il percorso storico artistico proposto in questo museo è il tema del viaggio, anche perché è noto che il borgo sia proprio situato sulla via Francigena. Va da sé che sono secoli che migliaia di pellegrini e di migranti vi transitano. Oggi anche chi non sta seguendo la via Francigena ma è semplicemente in vacanza a Étroubles può visitare il museo immergendosi nell’arte tra i capolavori di artisti del calibro di Franco Balan, Carlo Brenna, Yves Dana, Hans Erni, Albert Féraud, Alberto Gambale, Andrea Granchi, Guido Magnone, Chicco Margaroli, Assaf Mekhtiev, Evelyne Otis Bacchi, Giulio Schiavon, Salvatore Sebaste, Norbert Verzotti, Siro Viérin, Sergio Zanni.

Nel settembre del 2006 questo museo a cielo aperto è stato perfino ampliato grazie al contributo del pittore e scultore dell’Isola d’Elba Italo Bolano anche autore di un monumento con l’impronta del pellegrino e una grande ceramica intitolata Via Francigena. Nel 2010 è stato effettuato un ulteriore intervento di ampliamento e la collezione di opere si è arricchita di un bronzo dell’artista elvetico Michel Favre, Amitié alpine, e di una nuova opera murale dell’artista valdostana Chicco Margaroli.

Étroubles: eventi

In questo piccolo borgo frequentato da pellegrini ci sono numerose attività soprattutto in estate quando si popola di turisti amanti della montagna. L’evento in assoluto da non perdere è però il Carnevale della Coumba Freida. Cade naturalmente nel periodo del carnevale ed è una sfilata di maschere tradizionali, le Landzette, ispirate alla divisa delle truppe napoleoniche che seminarono il terrore al loro passaggio nel maggio del 1800. La festa mira ad esorcizzare questo evento ed è una festa di tradizione che trasforma il carnevale in una occasione per mettere in scena una coloratissima parodia delle divise militari dell’epoca che si protrae ben oltre Étroubles, lungo tutti i comuni delle due vallate.

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