Pietrapertosa

In provincia di Potenza, in Basilicata, gli appassionati di antichi borghi possono visitare Pietrapertosa. Si tratta di una cittadina di piccole dimensioni ma non di quelle in cui dopo aver fatto due passi ci si comincia ad annoiare. A Pietrapertosa c’è un’atmosfera di storia e di cultura che si respira per le sue strade grazie ai palazzi che vi si affacciano e poi c’è un castello che da solo vale la visita. Non scordiamoci del panorama, godibile da questo borgo che è situato in prossimità delle suggestive vette delle Dolomiti Lucane oltre ad essere anche ufficialmente parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Pietrapertosa: dove si trova

Abbiamo già localizzato questo borgo in Basilicata, regione sempre più gettonata dai turisti italiani e stranieri che finalmente la stanno scoprendo. In origine pare che il nome della cittadina fosse Petraperciata, ovvero forata, questo per via della presenza di una rupe forata da parte a parte. Pietrapertosa è anche il comune più alto della Basilicata, tra l’altro, essendo situata a 1088 metri di altitudine. Facile immaginarla, quindi, che si sviluppa sulle rocce delle Dolomiti Lucane.

Una posizione strategica la sua, perché tra le rocce nei secoli è sempre risultata ben protetta dalle incursioni che potevano arrivare dalla valle. Ecco allora spiegato come mai in passato da questo borgo vari popoli sono riusciti a dominare la valle del Basento e l’hanno scelto per costruirvi case ma anche un castello.

Pietrapertosa: castello

Per lo spettacolo del panorama, per la suggestiva esperienza della visita, da turisti non si può non salire sul Castello di Pietrapertosa. Da quassù si ha una magnifica vista sulle montagne e sulle valli, siamo in un contesto che regala degli scorci molto selvaggi e decisamente da immortalare. Monti, colline, valli, torrenti, boschi: tutto si può ammirare dall’alto del castello.

Oggi, dell’antico forte, non si vede tutto ma solo una parte delle mura perimetrali, un torrione di avvistamento, alcuni alloggi scavati nella roccia e un grosso arco all’ingresso, molto imponente e lievemente ribassato. E’ stato costruito posizionando dei grossi blocchi in modo da formare un arco a tutto sesto e, all’ingresso, fa la sua figura.

Ben osservando la parete rocciosa si possono notare anche alcuni gradini scavati, sono quelli che ci portano ad un osservatorio con un arco ricavato nell’arenaria. Il castello nei secoli ha subito varie trasformazioni non tutte individuabili e documentate. Da quel che sembra gli interventi di scavo nella roccia viva sono stati effettuati al momento della costruzione mentre il versante settentrionale ospita degli elementi architettonici riconducibili al XV e XVI secolo, quando ci furono delle dominazioni successive.

Pietrapertosa

Pietrapertosa: cosa vedere

Oltre al castello, ci sono altri piccoli gioielli da vedere a Pietrapertosa, girellando per il borgo antico e godendo della sua dimensione raccolta che trasmette un senso di intimità. Non capita sempre ,ma in questo caso quello che era un borgo antico, anche in epoca moderna è riuscito a mantenere la propria fisionomia medievale. Lo si nota soprattutto passeggiando nella parte più antica, ai piedi del Castello, nel quartiere ancora chiamato con l’antico nome saraceno di Arabat, composto da vicoli ciechi e stradine strette strette.

Qui troviamo piccole case messe in fila in modo ordinato, come se fosse stato deciso a tavolino, ma in modo non del tutto regolare perché da queste parti bisogna fare i conti con la rocca e con le sue forme immodificabili o quasi. Ecco allora che le case si adattano all’andamento del terreno e diventano quasi tutt’uno con la parete di roccia andando a creare un effetto di compenetrazione tra natura e uomo davvero suggestivo e che fa riflettere. Ha un alto valore anche simbolico.

Non solo in questo quartiere si ha questa impressione ma anche nel resto del borgo dove sembra che tutto sia regolato in funzione della roccia: case, scale, strade e ritmi di vita. A proposito di strade e scale, salendo per via Garibaldi, possiamo ammirare anche numerosi palazzi signorili, ciascuno con il proprio portale in pietra spesso e volentieri decorato con fiori, quadrati, iscrizioni o emblemi. Sono ciò che resta di un epoca in cui a Pietrapertosa vivano famiglie nobili, secoli e secoli fa. In questo paesino c’è da visitare anche una chiesa, oltre ad un convento.

La chiesa è quella dedicata a San Giacomo Maggiore, di fondazione quattrocentesca su un edificio preesistente. E’ artisticamente di valore, soprattutto per il suo interno in cui sono ospitate diverse testimonianze dell’arte lucana databili dal XV al XVIII secolo.

Il convento, situato nei dintorni del paese, è quello di S. Francesco d’Assisi. Fondato nel 1474, ricco di numerose opere d’arte, è il risultato dei numerosi rifacimenti effettuati nel corso dei secoli. Tutto si sviluppa intorno ad un chiostro quadrato, c’è anche una chiesa a navata unica nella parte ad ovest, con un presbiterio a pianta quadrata e soffitto a crociera.

Pietrapertosa: eventi

Se si può decidere quando passare da questo paesino, meglio farlo tra maggio e giugno quando si svolgono i più significativi eventi che trasformano il paese in un antico borgo in festa. Ci sono numerosi riti arborei caratteristici tra cui il matrimonio degli alberi che coincide con la ricorrenza della festa di Sant’Antonio, uno dei santi più venerati dalla comunità locale. Si tratta di una interessante tradizione di origine antichissime legata al culto degli alberi che richiama la prosperità, la forza e la pace.