La Villa dei Misteri di Pompei, situata su un declivio fuori Porta Ercolano, deve il suo nome agli affreschi che ospita che raffigurano i “misteri” del dio Dioniso, Bacco per i romani, e il mondo femminile. Non dobbiamo immaginare nulle di noir o che abbia a che fare con morti cruente o rapimenti, l’unica cosa che può restare rapita è il nostro sguardo mentre ci troviamo ad ammirare la bellezza di ciò che decora le pareti di questo edificio. E’ uno spettacolo mozzafiato sia per chi è esperto, sia per chi ama il bello anche senza conoscerne la storia, anzi, visitare la Villa dei Misteri di Pompei può essere l’occasione per approfondire la propria conoscenza di un periodo storico e di un territorio che a scuola non ci abbiamo amato.
Villa dei Misteri di Pompei: nome e significato
La Villa dei Misteri di Pompei deve il nome agli affreschi che ornano un triclinio situato nella sala dei misteri, a cui si accede passando da un soggiorno con esedra attraverso un passaggio laterale. Entrati in questa sala ci troviamo letteralmente e fisicamente abbracciati da un ciclo pittorico che occupa tutta la fascia mediana della sala. Si tratta di una opera spesso oggetto di discussione tra gli esperti. Sotto questa fascia, c’è uno zoccolo decorato a finto marmo che fa da podio.
La prima immagine su cui di solito cade l’occhio quando si entra nella sala è quella in cui è raffigurata una coppia divina. E’ al centro della parete di fondo, vi possiamo riconoscere Dioniso e Afrodite, la femmina potrebbe essere anche Arianna. Un’altra scena molto affascinante e che non può lasciarci indifferenti è quella in cui una donna inginocchiata scopre il fallo, mentre un personaggio alato è intento alla flagellazione rituale.
Villa dei Misteri di Pompei: dove di trova
Questa struttura architettonica è situata in quello che era un lussuoso quartiere residenziale, la sala è sul lato ovest e si affacciava sul mare. Guardando dall’alto la Villa dei Misteri di Pompei si può identificare un asse prospettico che vede, in sequenza, un atrio, il tablino e la sala di soggiorno che è chiusa da una esedra semicircolare con delle finestre.
Per quanto riguarda il resto delle stanze, in generale, come spesso accade nelle ville di quel periodo, troviamo gli ambienti privati intorno all’atrio, quelli di rappresentanza intorno al tablino.
Villa dei Misteri di Pompei: storia
Quando è stata realizzata la Villa dei Misteri di Pompei era composta da due piani e guardava il mare. I Sanniti sono stati i primi proprietari, siamo nel secondo secolo avanti Cristo, usavano gli spazi come sale di rappresentanza e solo in seguito è stata aggiunta una terrazza con giardino pensile.
Nei secoli, e ne sono passati tanti dalla sua costruzione, la Villa dei Misteri ha subito numerose modifiche, nell’ultimo periodo è stata anche un’azienda agricola. Se i Sanniti sono stati i suoi primi padroni, gli ultimi ufficialmente sono stati gli Istacidii che hanno saputo ben sfruttare gli spazi ampliando le funzioni della struttura. Hanno quindi utilizzato i vari ambienti, 75 in tutto, per trascorrervi le giornate, e poi nelle aree più rustiche hanno creato zone in cui immagazzinare il raccolto. C’era anche spazio per produrre vino.
La domus non è ben conservata, a prima vista non fa effettivamente una bella impressione, ma gli affreschi erano e sono rimasti splendidi. Sono stati al chiuso e oggi sono in ottimo stato grazie anche ad alcuni interventi effettuati nel corso del Novecento. Per evitare la risalita dell’umidità sono state inserite lamine di piombo alla base delle pareti e i dipinti sono stati protetti con cera sciolta nella benzina.
di Marta Abbà
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