Amo i festival con un’idea alla base che sia musicale, che proponga uno stile di vita, che riesumi un passato dimenticato, che sia un punto di vista alternativo sul mondo…

Uno di quelli a cui non ho ancora avuto la fortuna di partecipare è il Burning Man festival, un concentrato di avanguardie e di visioni nel bel mezzo del deserto del Nevada davvero unico…

Ora mi spiego meglio: immaginate una zona desertica nel cuore degli Stati Uniti (la prima città è a circa 100 km di distanza) senza costruzioni, cartelloni pubblicitari o traccia di civiltà commerciale…si chiama Black rock ed è immersa nel deserto del Nevada.

Ogni anno artisti, visionari e curiosi da tutto il mondo si riuniscono qui per dare libero sfogo a tutte le espressioni artistiche – giocolieri, funamboli, performance luminose, installazioni con materiali riciclati, concerti, rave party- creando una vera community arty e seguendo una filosofia di vita basata sul rispetto civile e l’ecologia, tanto è vero che una volta terminato il festival non devono rimanere tracce del passaggio umano.


Questi i principali valori su cui si basa il festival:

esperimento di community: partecipare e donare reciprocamente

radicale espressione di sè

fiducia in se stessi

responsabilità civile

Ecco la lista ufficiale dei 10 principi da rispettare.

Ogni anno si cambia tema, l’edizione 2011 porta in campo il concetto dei “Riti di passaggio” a cui ispirarsi per la creazione di progetti artistici.

Più che di un festival, si tratta di una vera e propria civiltà temporanea che esplode e si conclude con l’incendio simbolico di un pupazzo gigante (da questo rito finale il festival prende nome).

Quando?

Dal 29 agosto al 5 settembre 2011.

Costo del biglietto

L’ingresso è piuttosto caro, si aggira sui 300 dollari (che danno diritto ad acqua e ghiaccio) e per quest’edizione pare ci sia già il tutto esaurito ma tentar non nuoce…