Anche se al momento l’idea di poter partire per una vacanza dall’altra parte del mondo ci sembra un sogno, non dimentichiamoci che molti sogni possono diventare realtà e mentre il nostro “new normal” prende forma, possiamo iniziare a informaci e pianificare un nuovo viaggio in una terra incantevole come la Nuova Zelanda. Oltre ad esplorarla attraverso descrizioni ed immagini possiamo anche raccogliere informazioni sul visto per farci trovare pronti su tutti i fronti quando sarà il momento di prenotare il nostro tanto desiderato decollo.
NZETA, il nuovo visto per la Nuova Zelanda
Una delle prime cose da sapere è che per passare le nostre vacanze questa terra dal primo ottobre 2019 serve un nuovo visto Nuova Zelanda , più precisamente la New Zealand Electronic Travel Authority, richiedibile comodamente on line. Anche se ci siete già stati, quindi, non trascurate le nuove modalità di ingresso con superficialità e fate attenzione a tutto ciò che serve sapere per partire serenamente e passare una vacanza senza intoppi.
Prima di tutto è bene mettere in conto subito che il costo finale del visto Nuova Zelanda (NZeTA) è di 49,95 € a persona tenendo conto di tutti i passaggi da effettuare per essere in regola.
Questa nuova misura di sicurezza per i controlli di frontiera introdotta dal governo neozelandese formalmente non garantisce l’ingresso in Nuova Zelanda, ciò significa quindi che se siamo diretti in questo paese dobbiamo comunque soddisfare tutti i requisiti di accesso che già esistevano prima della sua introduzione, comprese le condizioni di buona salute che oggi più che mai sono un tema molto importante per quanto riguarda tutta la mobilità, globale e locale.
A chi serve il visto
Gli Italiani come cittadini della Comunità Europea sono tenuti a fare questo nuovo visto per partire, ma a tutti i Paesi dell’UE si aggiungono anche quelli di Svizzera, Israele e Malesia, oltre a 60 Paesi esclusi dall’obbligo di visto consolare. Solo i cittadini australiani non sono obbligati a dotarsi dell’autorizzazione elettronica, ma per tutti gli altri è un requisito essenziale senza il quale verrà negato l’imbarco sui voli commerciali. Si parla finora di voli, perché è l’aereo è il mezzo più probabile con cui arrivare, ma non pensate che il nuovo visto non valga se viaggiamo in nave, non cambia nulla, è un passaggio burocratico obbligatorio sempre. Sempre significa anche quando facciamo solamente scalo in Nuova Zelanda senza fermarci. In questo Paese i passeggeri in transito possono tra l’altro arrivare solamente nello scalo di Auckland e devono comunque restare nell’area di transito o a bordo dell’aereo, ma ciò non toglie l’obbligo del visto. Ci sono solo alcuni paesi i cui cittadini possono fare scalo senza munirsi di NZeTA, ma nel lungo elenco non troviamo né l’Italia né nessun altro paese europeo: Bahamas, Bermuda, Bolivia, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Sati Federati di Micronesia, Indonesia, Kiribati, Nauru, Palau, Panama, Papua New Guinea, Paraguay, Perù, Filippine, Isole Marshall, Samoa, Isole Salomone, Thailandia, Tonga, Tuvalu, Vanuatu e Venezuela.
Cosa vedere in Nuova Zelanda
Sbrigate le questioni burocratiche possiamo ora sognare ad occhi aperti senza nessuna preoccupazione e iniziare a immaginare cosa ci aspetta una volta atterrati in questa meravigliosa terra, così lontano dalla nostra. Lo stato della Nuova Zelanda è l’unione di due grandi isole, quella del Sud e quella del Nord, entrambe molto belle da visitare, dove la natura regna sovrana ed è una natura molto diversa da quella a cui noi siamo abituati, verdeggiante ed esotica, con spiagge cristalline ed enormi, e un orizzonte in cui perdersi con lo sguardo. Quando abbiamo fatto il pieno di questi paesaggi possiamo spostarci su alcune delle isole minori che fanno parte del Paese e che costituiscono dei veri e propri gioielli in mezzo all’oceano. L’isola Chatham e l’Isola Stewart sono solo due esempi di quello che possiamo aspettarci di vedere, delle piccole terre coperte di vegetazione in cui immergersi. Oltre alle piante possiamo anche incontrare diversi animali che abbiamo forse visto solo in fotografia, se siamo degli appassionati. Tra questi non scordiamoci il simbolo della fauna del luogo, il Kiwi, un uccello notturno molto particolare per il suo aspetto del tutto originale, il suo lungo becco e il piumaggio arruffato. Tra le tante mete da non perdere in Nuova Zelanda, sicuramente c’è l’Abel Tasman National Park, ricordatevi di inserirlo nel vostro programma di viaggio e non trascurate le città perché hanno un loro fascino. La maggior parte di esse porta il segno del periodo di colonialismo britannico che risuona anche nei loro nomi, come nella spiccata propensione all’innovazione. Aspettatevi quindi delle metropoli ricche di verde e di moderni palazzi, con un alto tasso di tecnologia integrata.