Se siete alla ricerca di una città da scoprire lontana dai soliti circuiti delle capitali europee perché non pensate a Marsiglia, città cosmopolita situata nel sud della Francia famosa per le sue contaminazioni culturali e la sua vivacità etnica.

E’ una città di porto in passato nota per i suoi quartieri poco rassicuranti che oggi dopo anni di interventi di riconversione urbanistica si sta godendo nuovi spazi architettonici dedicati all’arte e alla socialità.

Il 2013 la vede protagonista grazie al titolo “capitale della cultura” e per onorarlo Marsiglia ha creato un fittissimo calendario di eventi, spettacoli, concerti e mostre.

Ecco alcuni degli esempi più interessanti:

“Méditerranées. Des grandes cités d’hier aux hommes d’aujourd’hui”

Dal 12 gennaio al 18 maggio è un viaggio nel tempo che guida il visitatore attraverso 11 porti storici del Mediterraneo, 171 opere d’arte e  filmati per contestualizzare il periodo storico a partire dalla guerra di Troia fino al XX secolo. Il percorso è allestito in un ex hangar del porto riconvertito che si chiama J1.

“Ici, ailleurs” (Qui, altrove) è una mostra di arte contemporanea allestita in un nuovo spazio -il Tour-Panorama- che ospita 39 artisti di respiro internazionale fra gli anni 60 e 70 e 38 progetti con sculture e video-installazioni. E’ aperta fino al 31 marzo per cui siete giusto in tempo.

Al Musée Cantini troverete la mostra di Sebastian Matta, famoso surrealista cileno mentre per gli amanti dell’architettura non mancate la Villa Mediterranee dell’architetto italiano Stefano Boeri.

Il 13 aprile si potrà visitare in anteprima il MuCEM – Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo – che verrà inaugurato a giugno.

Anche il palato vuole la sua parte per cui se programmate un weekend a Marsiglia non mancate di gustare un piatto di bouillabaisse (il ristorante migliore è Michel-Brasserie des Catalans), la zuppa di pesce allo zafferano e le navettes, dolci tipici a base di pane biscottato profumato ai fiori d’arancio.

La pasticceria che offre quelle migliori si chiama proprio Four des Navettes.

Per dormire:

Au Vieux Panier, bad and breakfast in centro storico

Hotel Le Corbusier, hotel fuori città progettato dall’omonimo architetto.