Los Roques è salito tristemente alla ribalta per la sparizione di alcuni velivoli ma la domanda che voglio pormi oggi è come mai questo misterioso arcipelago continua ad attrarre turisti?
Forse perché la sua bellezza naturale è davvero impareggiabile!
Scopriamo insieme le peculiarità del parco marino più esteso del Venezuela, della sua fauna ittica unica al mondo e delle possibilità per un viaggiatore di esplorarle al meglio!
D’obbligo la connotazione geografica:
L’arcipelago di Los Roques, il più grande atollo corallino dei Caraibi, è situato 160 Km a Nord di Caracas in Venezuela. È composto da circa 350 isole circondate da una barriera corallina che protegge il mare interno dalle onde atlantiche creando così una laguna di acqua calmissima e azzurrissima.
Ospita un incredibile ecosistema: numerosi uccelli, 280 specie di pesci, varietà di crostacei, tartarughe marine, spugne, una ricchezza tale da farlo dichiarare nel 1972 Parco naturale con regole piuttosto rigide (per fortuna!) per mantenere integro questo patrimonio.
Non ci sono infatti strutture ricettive: chi vuole visitare Los Roques lo deve fare in barca o soggiornando in posada, caratteristiche case di pescatori dallo stile essenziale con 4 o 5 camere all’interno.
El Gran Roque, l’unica isola popolosa che ospita un paesino, è il punto di partenza per esplorare gli altri atolli: qui ci abitano circa 1000 persone di cui un centinaio italiane e quasi tutte gestiscono delle coloratissime posadas.
Ecco qualche indirizzo utile:
Posada Caracol
Mediterraneo
Altre isole su cui puntare con un giro in barca: l’isola di Dos Mosquises, sede della Fundacion Cientifica Los Roquesche, che studia l’ecosistema delle tartarughe marine che ogni anno vengono a deporre le uova su questa spiaggia, l’isolotto di Crasquí per nuotare tra i coloratissimi pesci e le razze, Cerenero con la sua lingua di sabbia bianchissima lunga 5 km e Noronquí dove nuotare su ventagli colorati di gorgonia…un paradiso!!!!