Golfo di baratti

Tra il Mar Tirreno e il Mar Ligure possiamo trovare un angolo di paradiso che farebbe invidia anche alle tanto sognate isole caraibiche. Noi abbiamo molto meglio, a due passi da casa o, per lo meno, a pochi passi da Piombino. Il Golfo di Baratti è situato sul tratto litorale toscano che da Livorno prosegue verso Grosseto e offre una spiaggia meravigliosa, un po’ di archeologia e una bella atmosfera tranquilla e verde.

Golfo di Baratti: come arrivare

Per raggiungere comodamente questo luogo magnifico, il mezzo più comodo è certamente la macchina. Si deve imboccare la superstrada che collega Livorno a Grosseto e poi prendere l’uscita “San Vincenzo” o la successiva “Venturina”. Proseguendo in direzione Piombino, si può poi cercare direttamente l’indicazione per Baratti, sulla destra.

Chi invece opta per il treno, è certamente meno comodo. In questo caso si riesce ad arrivare a San Vincenzo. Da questa piccola località turistica situata ad una quindicina di chilometri dal nostro golfo, è necessario salire a bordo di un bus in direzione di Piombino. Dall’arteria principale, chiamata Principessa, c’è una stradina che ci porta verso Baratti e che si può percorrere anche a piedi, in massimo una mezzora.

Sempre per chi arriva in treno, come riferimento c’è anche la stazione ferroviaria di Populonia, una seconda opzione da prendere in considerazione anche se ci sono meno treni che arrivano qui e, in ogni caso, anche stavolta è necessario fare poi uso di bus e navette per arrivare a Baratti.

Golfo di baratti

Golfo di Baratti: porto

Oggi chi visita il Golfo di Baratti vede un piccolo porticciolo turistico che ben si associa all’atmosfera che regna in questa località di villeggiatura, ma non è sempre stato così. Un tempo questo “porticciolo” era un vero porto, non certo enorme ma particolarmente attivo, anche grazie alla sua posizione, era infatti considerato importante e vi si svolgevano molte attività redditizie. In tal senso ce lo dobbiamo immaginare ad una cinquantina di metri dalla riva, sommerso dalle acque del golfo ed eroso dal passare del tempo. Con gli anni il mare ha infatti “rubato spazio” alla spiaggia cambiando la geografia del luogo.

Golfo di Baratti: cosa vedere

Chi ama fare snorkeling e immersioni, può trovare a Baratti un vero e proprio paradiso anche sott’acqua. Anche chi non usa di solito dedicarsi a queste attività può essere invogliato a farlo dall’idea di poter trovare una flora e una fauna di una ricchezza inimmaginabile. Tuffarsi nel mare ed esplorarlo così, può davvero rappresentare un’esperienza unica nel suo genere, disorientante, fuori dal tempo e dallo spazio, capace di spazzare via lo stress che a volte anche in vacanza ci può affliggere.

Chi è fortunato, nuotando sott’acqua, potrà anche scovare dei tesori archeologici, nascosti tra le rocce alle estremità del golfo o sotto la sabbia dei fondali. Decine e decine di anni fa, è stata trovata ad esempio una famosa anfora d’argento, oggi custodita nel museo di Piombino.

Chi non ne vuole sapere di mettere la testa sott’acqua, può godersi le bellezze della natura all’asciutto, ad esempio passeggiando per la folta pineta situata alle spalle della spiaggia. Non è una zona tranquilla, è spesso popolata famiglie, bambini e ragazzi, già in primavera, ma è certamente un’area verde dove godersi l’aria buona e il fresco.

Golfo di Baratti: storia

A pochi chilometri da Baratti c’è uno dei più importanti insediamenti della civiltà etrusca mai esistiti, Populonia, posta sul promontorio che domina il golfo. Si tratta di un’antica città etrusca ai suoi tempi considerata di estrema importanza e di cui oggi possiamo ammirare i resti.

Se raggiungiamo l’estremità meridionale del golfo, possiamo visitare quello che viene considerato da molti un vero museo archeologico a cielo aperto: la necropoli, oggi parte del Parco Archeologico di Baratti e Populonia. In quest’area avveniva il passaggio dalla vita terrena all’al di là, sono infatti presenti numerose tombe a tumulo che meritano una visita. Passando oltre, si arriva invece alla Buca delle Fate, dopo aver attraversato alcuni boschi. Questa caletta è un vero e proprio paradiso, conserva un’atmosfera magica e fuori dal tempo.

Anche sulla spiaggia del Golfo di Baratti troviamo delle tracce di storia che ci raccontano delle attività del porto di questa località. Un tempo era attivo e focalizzato soprattutto sulla lavorazione e lo scambio del ferro. Non è quindi un caso se sulle spiagge sabbiose di Baratti ancora oggi si può notare il colore nero argenteo della sabbia.

Per chi ama camminare, c’è anche la via del Ferro, un suggestivo itinerario fra sepolcri a tumulo e antichi edifici legati alla lavorazione del ferro, con interessanti paesaggi da ammirare passo dopo passo.

Il percorso inizia salendo la collina di Poggio della Porcareccia e attraversa il quartiere industriale dell’antica città di Populonia per poi proseguire anche in boschi di sughere e querce. L’ultimo tratto della Via del Ferro è un sentiero di raccordo in mezzo al bosco che serve per raggiungere la via delle Cave.

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