Genova in un giorno

Genova in un giorno, d’estate, è un’ottima idea e non solo perché si tratta di una città di mare. Se fosse solo per fare il bagno, no, non vi manderei a Genova perché con tutto il rispetto per questa zona e per il mar Tirreno ligure, non vi invierei nel centro della sua città armati di ombrelloni e in bikini illudendovi.

Genova in un giorno, d’estate, è un’ottima meta perché c’è molta ombra e vento, vento lieve, e ci sono molti palazzi e monumenti da vedere facendo così uno stacco dalla spiaggia, ad esempio se state soggiornando in una località balneare sulla riviera di ponente o di levante. Da Milano, si può fare in giornata, comodamente, in treno, con un bel pranzo tipico e una scorpacciata di focaccia e farinata a cena, da asporto. Anche da Torino ad esempio, non è una forzatura passare un giorno a Genova senza soggiornarvi ma godendovela appieno.

Genova in un giorno: come arrivare

In treno, se possibile, io ve lo consiglio, da un lato perché è una scelta amica dell’ambiente e io ci tengo parecchio, ma anche per via del fatto che in treno si può leggere e dormicchiare, si arriva in centro e non si ha la preoccupazione del parcheggio, cosa che in tutte le stagioni può essere una scocciatura. In estate, per i turisti e visitatori, in inverno perché Genova di fatto non è certo la città che smette di vivere quando la stagione non è più alta stagione, E’ un capoluogo vivo 365 su 365, anche a livello culturale, artistico e musicale, non ce lo dimentichiamo.

Genova in un giorno con Van Gogh

Al porto antico fino a settembre (2018) è ospitata una fantastica mostra su Vincent Van Gogh che non dovrei chiamare mostra poiché è di quelle exhibition che oggi si chiamano “experience”. Sì perché non ci sono quadri presenti fisicamente ma grazie a proiezioni, musica, immagini e rifacimenti, ci si gode il pittore e si approfondisce la sua storia.

Gli spazi sono infelici ma l’esperienza, o experience che dir si voglia, è stata interessante, immersiva, ispirante. Tutto merito della tecnologia, oltre che di Van Gogh, protagonista assoluto e dichiarato di questa “Van Gogh Alive – The Experience” dove i suoi capolavori rivivono sulle pareti e sulle facce del visitatore e si parla di oltre 3 mila immagini ad alta risoluzione proiettate.

Questa è anche l’occasione per vedere come i genovesi hanno sistemato il porto e i magazzini del Cotone con vari locali, bar, attrazioni che permettono a questi spazi di non essere dimenticati, anzi, di essere valorizzati soprattutto agli occhi dei giovani di spirito in cerca di cultura, divertimento e… di un aperitivo al porto.

Genova in un giorno con Van Gogh

Genova in un giorno: via XX Settembre

In discesa, o in salita, questo grande viale che collega piazza della Vittoria a piazza De Ferrari, ovvero due dei maggiori slarghi della città. E’ decisamente una delle principali arterie viarie del centro, in salita lo si nota di più: è lunga quasi un chilometro ed è quasi esclusivamente riservata a negozi e uffici. Ad appassionarmi non questi, però, ma le facciate dei signorili palazzi e la pavimentazione, e, lo ammetto, certi antichi bar eleganti, che sembrano anacronistici affianco a negozi di marche del tutto moderne. Via XX Settembre accoglie tutti, nella sua larghezza, nella sua bellezza, nel suo lasciar correre, il tempo, i bus, le macchine, i pedoni.

Genova in un giorno: via XX Settembre

Genova in un giorno: San Lorenzo

Con la sua bella facciata a righe, a pochi passi dal centro storico ma anche da via XX Settembre ecco che spunta in una piazza non in piano la cattedrale di San Lorenzo, la chiesa più importante di Genova. Proprio la facciata è molto chiacchierata, ci sono leggende sulla sua creazione. La chiesa tutta risale al 1098, è stata eretta su una precedente basilica del V – VI secolo ma ampliata nei secoli fino ad assumere la forma che oggi vediamo.

La zona di San Lorenzo, quando la chiesa è diventata cattedrale, si è trasformata assumendo maggior importanza e abbellendosi come anche la chiesa stessa che oltre a diventare più ampia si è arricchita di nuovi altari e cappelle fra cui la splendida cappella che conserva le ceneri di San Giovanni Battista, vero capolavoro di arte del Quattrocento, nella navata sinistra. Nella navata destra, invece, c’è la copia esatta di un ordigno inesploso, una granata fu sparata nel 1941 dalla flotta britannica.

Genova in un giorno: chiese belle

Tra le belle chiese che all’improvviso appaiono girando Genova in un giorno anche nei luoghi più improbabili, eccone alcune che mi hanno sorpreso una seconda volta per la loro bellezza o per qualche caratteristica che me le ha lasciate impresse nella mente.

La Basilica di Santa Maria Immacolata è uno dei maggiori esempi di architettura neorinascimentale sacra presenti nel capoluogo ligure r si trova nel quartiere di Castelletto. Se da fuori sembra un semplice neoclassico a dominare, dentro il barocco esplode in decorazioni in oro, dipinti e quant’altro, tutto esageratamente decorato ma sempre molto ordinato. La facciata è in marmo con sculture e mosaici, l’interno è a croce greca, con tre ampie navate e otto cappelle e ospita un crocefisso ligneo del XVII secolo, gli affreschi raffiguranti la Madonna del Rosario e i santi Domenico e Caterina, quindici finestroni istoriati e stalli lignei per il coro

Genova in un giorno: chiese belle

La chiesa di Santa Maria Maddalena e San Gerolamo Emiliani, che tutti chiamano la chiesa della Maddalena, è situata nell’omonima piazza del centro storico di Genova e dà il nome al quartiere della Maddalena. Quella che vediamo oggi è la chiesa che è stata costruita tra la fine del XVI secolo e la prima metà del XVII sopra un edificio religioso più antico. Anche in questo caso a stupire, al di là dei gusti, è la sua ricchezza all’interno e anche i non amanti dell’esagerazione come me dovranno ammettere che “ogni tanto ci vuole”.

Genova in un giorno: via del Campo

Chi ama Fabrizio De André non può non farci un salto anche se la magia, dopo anni, non si respira più molto. Nessun effetto nostalgia e nemmeno rimpianto, è normale che una città come Genova evolva, sta a noi con il naso all’insù verso le case e all’ingiù per non inciampare, trovare degli indizi che Fabrizio ci ha lasciato tra le righe, tra le note. Da visitare, il museo Via del Campo 29 rosso, la “casa dei cantautori genovesi”, che prende il nome dalla via e dal numero civico del negozio originario in cui sono siti i locali, dove si trovava in passato il vecchio negozio di dischi e strumenti musicali Musica Gianni Tassio.

Genova in un giorno: dove mangiare

Sapori tipici, trattamento alla genovese, spazi ristretti ma in pieno centro storico, si va a mangiare a Cavour 21 (piazza Cavour). E’ una trattoria del posto che non tradisce le aspettative se siamo in cerca delle vere trofie, della versa salsa di noci, della vera cucina genovese. Certo, chi non ama il rumore e gli spazi piccoli e affollati, è meglio che vada altrove anche se non sa cosa si perde.

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